🔍 Scoprire le proprie radici – Il blog del corso di genealogia

Il nostro diario di bordo: scopri cosa facciamo e cosa impariamo insieme.

1° giorno – Scoprire le proprie radici: il nostro primo corso di genealogia al centro sociale

Perché parlare di genealogia oggi?

Perché la memoria è un ponte tra generazioni. In un’epoca in cui la tecnologia ci proietta verso il futuro a velocità sempre maggiori, imparare a usare questi strumenti per ritrovare le nostre origini può diventare un gesto rivoluzionario. È questo il senso del nostro primo corso introduttivo di genealogia, promosso dalla Casa del Digitale in collaborazione con il Centro sociale di quartiere, che ha gentilmente messo a disposizione i propri spazi.

Un ambiente familiare e informale, un sapere antico raccontato con strumenti nuovi

L’incontro si è svolto in un clima disteso e partecipato, con l’esperto genealogista Antonio Molè a guidare il gruppo. Una passione, la sua, coltivata per oltre trent’anni, e che oggi si traduce in una rete genealogica impressionante: oltre 52.000 collegamenti familiari ricostruiti!

Supportato dalle slide realizzate con Canva dalla Casa del Digitale e proiettate su TV per facilitare la fruizione da parte di tutti i presenti, Molè ha raccontato l’origine del suo interesse per la genealogia. Il primo documento chiave? Un “dischetto”, una volta molto usato, contenente dati in formato testuale, generati con linguaggi come Shell ed MS-DOS. Pochi colori, comandi in inglese, ma una base di partenza solida: 400 nomi da cui partire per risalire nel tempo.

“Siamo tutti parenti!” è diventato ben presto lo slogan scherzoso del gruppo, ma con un fondo di verità: con oltre 50mila persone connesse in un’unica rete familiare, le intersezioni sono sempre possibili. Ogni albero genealogico, anche il più piccolo, è una storia che si intreccia con altre.

Documenti, storie e legami: la genealogia come atto d’amore

Il racconto è proseguito con la testimonianza di un caro amico Tonino Caruso, ex dipendente del Comune di Catanzaro – Ufficio Stato Civile – Anagrafe, anche lui genealogista di fatto. Sarà con noi in questo percorso e speriamo possa condividere i suoi aneddoti di ricongiungimenti familiari che sono simili a peripezie vista l’assenza di tecnologia ai tempi; ma oggi ha spiegato alcune delle difficoltà più recenti che ostacolano le ricerche: le norme sulla privacy, ad esempio, oggi non consentono più di accedere facilmente a informazioni sul lavoro svolto da una persona. 

Durante il racconto, Antonio Molè ha mostrato un atto di matrimonio particolarmente significativo, grazie al quale è riuscito a ricostruire rami importanti della sua famiglia. È proprio in quel documento che ha ritrovato un nonno materno, un dettaglio rivelatore, i riscontri sono importanti e spesso segnano un punto di svolta nelle ricerche genealogiche. Da qui, ha condiviso una curiosità preziosa: la ricorrenza dei nomi all’interno delle famiglie. In passato, era consuetudine rinnovare i nomi di generazione in generazione, soprattutto per i primogeniti maschi, che spesso portavano il nome del nonno o del padre. 

È emersa anche una riflessione sull’importanza attribuita, un tempo, alla memoria familiare nei piccoli paesi: conoscere le proprie radici non era solo motivo d’orgoglio, ma rispondeva anche a necessità concrete. Per chi era emigrato, ad esempio, saper indicare con precisione i dati dei propri avi poteva essere essenziale per ottenere il passaporto, oppure per completare le pratiche di ricongiungimento familiare.

Il documento gli era stato fornito dal prof. Luigi Capicotto, docente e consigliere comunale, che quindi ha avuto accesso libero a documentazione storica. Il suo albero genealogico raggiunge il 1670, e pensate ha scoperto un ramo familiare che lo collega perfino a Dino De Laurentiis, noto produttore cinematografico con origini a Pentone!

Gli atti di matrimonio sono stati oggetto di approfondimento: come leggerli? Quali informazioni contengono? La genealogia diventa così una vera e propria indagine umana e sociale.

Dal racconto all’azione: come costruire il proprio albero genealogico

Dalla teoria alla pratica. Dopo l’introduzione, i partecipanti hanno osservato diverse tipologie di alberi genealogici, concentrandosi poi su quello discendente distribuito a inizio lezione. Si parte da sé stessi, si passa ai genitori, ai nonni, figure spesso centrali nella memoria affettiva. Con il contributo di allegati che sono stati fatti girare A.M. ha mostrato come partendo dagli anni 2000 con soli 5 generazioni si arriva facilmente a individuare 63 persone e nel tempo, fino al 1870. Sono seguiti cenni storici al Concilio di Trento, al Catasto onciario (riferito alla moneta e non all’olio!), istituzione dello Stato Civile fino ai Registri conservati in Archivi e Comuni, disponibili spesso anche online. Tutti argomenti che verranno ripresi nel secondo appuntamento.

È cominciato il viaggio. Un viaggio fatto non solo di nomi e date, ma di storie, identità, e di quel senso di appartenenza che troppo spesso oggi rischia di perdersi.

Ogni antenato, piccolo o grande che sia stato, ha contribuito alla storia che oggi viviamo ma anche inconsapevolmente ci portiamo dentro. Conoscere significa onorare.

“Con la memoria riposeremo tutti in pace…” (da )

da Angelina Pettinato
Con gli occhi del cuore

Puoi condividere questo blog sui social clicca una delle icone qui sotto

19 maggio 2025:un gruppo di ricerca

🗓️ 19 maggio 2025: un gruppo di ricerca

Secondo incontro del corso amatoriale di genealogia – Centro sociale di quartiere

Lunedì 19 maggio si è svolto il secondo appuntamento del nostro corso di genealogia, organizzato da La Casa del Digitale presso il centro sociale di quartiere.

📱 In apertura abbiamo ripreso le funzionalità della pagina online dedicata al corso, confermandola come punto di raccolta unico per materiali, aggiornamenti e diario di bordo.
È stato spiegato nel dettaglio come accedere tramite QR Code, con esercitazioni pratiche e dimostrazioni su:
– salvataggio delle date nel proprio calendario digitale
– apertura diretta della mappa per raggiungere la sede del corso

🎥 Abbiamo poi avviato i lavori con un breve video del Prof. Pasquale La Gamba, genealogista per il progetto Radici in Viaggio promosso da Italea Calabria. Il video ha rappresentato un riepilogo efficace della prima lezione:
– che cos’è la genealogia
– perché è importante ricostruire la memoria familiare
abbiamo recuperato concetti su come si struttura un albero genealogico discendente …mostrando anche esempi di albero ascendente.

📜 A seguire, Antonio Molè ha ripreso alcuni cenni storici fondamentali:
– il Concilio di Trento (1545–1563), da cui nasce l’obbligo per le parrocchie di tenere i registri delle anime (i “fuochi” o famiglie)
– il Catasto Onciario, istituito a Napoli nel 1741-42 da Carlo III di Borbone
– la situazione di Cosenza, dove i dati catastali sono disponibili già dal 1733
– l’editto di Gioacchino Murat, che nel 1808 sancisce la nascita dello Stato Civile laico

👰🏻♂️ L’atto di matrimonio: una miniera di informazioni

Cuore dell’incontro è stata l’analisi dell’atto di matrimonio, un documento chiave nella ricerca genealogica.
Antonio Molè ha mostrato come da questi atti si possano ricavare:
– nomi e cognomi degli sposi e dei genitori
– data e luogo della celebrazione
– presenza di testimoni, professioni, legami di parentela
– cognomi varianti o informazioni su rami collaterali

🧑🌾 Abbiamo poi approfondito la funzione dei mestieri:
– in passato erano spesso origine del cognome
– esistevano molte specializzazioni anche per lo stesso mestiere (es. contadino veniva indicato indifferentemente come villicovillanobracciante (a volte anche bracciale:) o campagnolo; il calzolaio aveva nomi differenti e specializzazioni più specifiche rispetto alla moderna attività di “calzolaio” i più comuni includevano ciabattino e scarpaio. Le specializzazioni, invece, includevano la riparazione e la costruzione di scarpe, ma anche la realizzazione di altri oggetti in cuoio come borse, cinture e abbigliamento in pelle. 
Un discorso che ci ha portato naturalmente a parlare dell’arte della seta, eccellenza storica di Catanzaro.
📜 Tra ricordi, racconti e riflessioni, è emersa l’importanza di riscoprire questa tradizione, spesso più celebrata nel vicino Comune di San Floro dove è presente un museo dedicato, che nella città stessa.

Nido di Seta è un gruppo di giovani calabresi che ha ripreso l’antica filiera della gelsibachicoltura

📒 Abbiamo analizzato insieme i primi alberi genealogici portati da alcuni partecipanti, confrontando:
– memorie orali
– appunti familiari
– possibili legami ipotizzati

📚 Sono stati presentati anche alcuni libri utili sulla genealogia e raccolte di storie familiari disponibili nel nostro file di “Allegati” del corso.

🏛️ Dove cercare: archivi e ostacoli

L’incontro si è poi spostato sull’importanza della consultazione degli archivi:
– l’Archivio di Stato conserva i registri dal 1808 al 1865 (1° mappa)
– l’Archivio Storico Comunale “Emilia Zinzi” (attualmente chiuso) ospita i registri dal 1866 al 1930, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni (2° mappa)

🖥️ Alcuni registri sono consultabili online, ma non tutti i Comuni hanno digitalizzato i propri dati. Cosenza è stata citata come esempio positivo.

👶 Si è poi affrontato il delicato tema della ruota degli esposti, in seguito alla notizia della sua recente reintroduzione all’ospedale di Lamezia Terme.
– Abbiamo spiegato cos’era: una bussola girevole in cui venivano lasciati i neonati in anonimato
– È stato mostrato l’allegato n.9, con esempi di segni di riconoscimento lasciati dai genitori: fiocchi, spille, bigliettini… spesso gli unici indizi per risalire alla loro identità

Clicca sulla foto per leggere la notizia

🧾 Difficoltà, tentativi e strategie

Abbiamo parlato anche delle difficoltà che si incontrano nella ricerca:
– Uffici anagrafe spesso disorganizzati o con personale poco disponibile
– Registri perduti o inaccessibili
– La necessità di presentarsi con richieste scritte precise e almeno un dato certo (es. nome e data di nascita del bisnonno)

📌 Antonio ha ricordato che:
– L’atto di matrimonio è spesso il più completo
– Per l’Archivio di Stato si utilizza un facsimile ufficiale
– L’accesso può essere negato, rimandato o condizionato

🧠 Solo dopo aver esaurito tutte le fonti familiari (testamenti, atti catastali, ricordini funebri, cimiteri…) può essere utile sperare nei siti informatici e nella ricerca digitale.

🤝 Verso una ricerca condivisa

Dall’incontro è emersa una proposta concreta:
📣 costituire un piccolo gruppo di volontari per supportare gli uffici e gli archivi locali
– Si è parlato di possibili convenzioni
– Di come valorizzare il nostro tempo e competenze digitali
– E di quanto serva una cittadinanza attiva per riscoprire e tutelare la memoria

🔍 Il gruppo si è trasformato da semplice aula in laboratorio di ricerca, in cui ognuno contribuisce con le proprie storie, curiosità e competenze.

🗂️ Il prossimo incontro sarà ancora più pratico:

📎 esploreremo strumenti digitali come FamilySearch e altri portali
📂 ricostruiremo insieme un caso reale
🧩 inizieremo a mettere insieme i primi rami delle vostre famiglie!

Vuoi partecipare al prossimo incontro o iniziare il tuo albero genealogico?

👉 Visita la nostra pagina di presentazione  
📣 Seguici sui nostri canali social per non perdere date, materiali gratuiti e aggiornamenti
📥 Scarica il nostro Allegati del corso di genealogia familiare  introduttivo con esempi e strumenti utili

A chi è rivolto?
Il corso è aperto a tutti, anche ai giovani , che potranno imparare un metodo di ricerca trasversale, utile per la scuola, la vita e il futuro.